Romanico sardo. Architettura
romanica in Sardegna:
|
|
|
|
|
La
Sardegna dei giudicati |
Durante
il medioevo, tra il X e il XIV secolo, la Sardegna era
divisa in giudicati: quattro stati indipendenti nati
dalle ceneri delle più antiche giurisdizioni bizantine
con ciascuno a capo un propio Giudice: ossia un
principe sovrano.
In
questo periodo, lungo più di 300 anni, l'isola
raggiunge uno dei punti più alti rispetto la sua storia
dell'architettura: gli interessi economico-commerciali
di Pisa e Genova, l'insediamento di ordini monastici
italiani e francesi, le relazioni con la Spagna ...
determinarono nell'isola la presenza di maestranze
continentali e quindi l'apporto di modelli e stili
d'oltremare rendendo l'architettura sarda medievale
partecipe a pieno titolo dei movimenti europei
dell'epoca.
|
Il
Giudicato di Arborea |
Il
giudicato di Arborea fu quello che durò più a lungo di
tutti: stette in piedi oltre il 1400.
Nell'architettura
di questo giudicato possono scorgersi tutti i tratti
caratteristici tipici dell'architettura sarda del
periodo. Tra tutti: il motivo toscano della dicromia
presente nelle chiese del S. Paolo di Milis e nel S.
Palmerio di Ghilarza, gli elementi di derivazione
Ispano-Araba nell'impaginazione delle superfici
parietali della S. Maria di Bonarcado, l'impostazione
borgognona cistercense nella stereometria del S.
Gregorio di Solarussa ...
|
Raccolta
di nuovi dati |
Scopo
del sito è approfondire l'argomento trattato attraverso
la collaborazione dei visitatori: chi può
fornire interessanti nuove
notizie chi sa di documenti
inediti, chi può dare suggerimenti,
ma anche disegni, fotografie
particolari e storiche, chi conosce opere
extra-isolane con particolari simili a
qualcuna delle chiese presentate...clicca
qui
|
|
|
|